La comunicazione tra gli organelli interni di ogni cellula è un meccanismo fondamentale della vita. In particolare, i mitocondri e i lisosomi sono gli organelli che presiedono al controllo energetico e metabolico e la loro comunicazione è critica per la sopravvivenza della cellula: difetti nel loro scambio di informazioni portano allo sviluppo di gravi patologie. Questa premessa è necessaria per valutare l’importanza di un lavoro scientifico appena pubblicato da ricercatori dell’Università di Padova sulla rivista «Nature Communications». Gli autori, con una metodologia sviluppata nel loro laboratorio, hanno potuto osservare come avviene la comunicazione tra mitocondri e lisosomi e come la proteina alfa-sinucleina, coinvolta nello sviluppo di malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer, interferisce con questa comunicazione portando alla morte delle cellule neuronali.

«Lo studio che abbiamo condotto, ha permesso di identificare che l’alfa sinucleina, modificando le distanze che intercorrono tra i mitocondri, la centrale energetica delle cellule, e i lisosomi, gli inceneritori cellulari, regola il trasferimento di segnali, gli ioni calcio, essenziali per il benessere delle nostre cellule – spiega Marisa Brini del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Padova – La perdita di questa funzione, dovuta per esempio all’accumulo incontrollato di alfa-sinucleina nel sistema nervoso centrale, determina l’indebolimento dei meccanismi protettivi che le nostre cellule possiedono per eliminare proteine/organelli  non funzionanti, con conseguente danno cellulare e sviluppo di malattie neurodegenerative».

Link alla ricerca: https://www.nature.com/articles/s41467-024-46007-2

Titolo: “A SPLICS reporter reveals α-synuclein regulation of lysosome-mitochondria contacts which affects TFEB nuclear translocation” – «Nature Communications» 2024

Autori: Flavia Giamogante, Lucia Barazzuol, Francesca Maiorca, Elena Poggio, Alessandra Esposito, Anna Masato, Gennaro Napolitano, Alessio Vagnoni, Tito Calì & Marisa Brini.